Nonostante le difficoltà, la Borsa premia i risultati del listino
È evidente che Facebook non stia passando il miglior periodo della sua storia: nell'ultimo anno ha perso importanti figure manageriali, ha subito pesanti critiche sul tema della privacy a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica e come se non bastasse, ha ricevuto l'accusa di presunte interferenze sulle elezioni americane.
Alla luce di questi fatti, l'ultima chiusura di trimestre risulta tutto sommato positiva per la società di Mark Zuckerberg, con la Borsa che ha segnato un aumento del titolo di oltre il 3% dopo la presentazione dei conti.
Il risultato migliore è rappresentato dall'aumento di utile, pari a 5,13 miliardi di dollari, in crescita del 9%. Una crescita trascinata dalle Storie: oggi sono complessivamente 300 milioni gli utenti quotidiani che utilizzano questa modalità di pubblicazione, sommando i dati di Instagram, Facebook e Messenger.
Secondo la società, le Storie continueranno ad aumentare la loro importanza nelle strategie pubblicitarie del social network, mentre ad oggi la maggior parte dai ricavi pubblicitari proviene dal Newsfeed.
Non dimentichiamo anche WhatsApp, in forte crescita soprattutto in Asia (+10%) e in procinto di lanciare la pubblicità a inizio 2019, potenzialmente una nuova importante fonte di utili per il colosso californiano.
Passiamo ora alle note dolenti: nonostante l'incremento degli utili, il numero di utenti e i ricavi procedono a rilento. Il numero degli utenti mensili attivi sul social network, previsto dagli analisti a quota 2,29 miliardi è invece pari a 2,27 miliardi, mentre la crescita dei ricavi (13,73 miliardi) è la più debole degli ultimi 6 anni.
Lo sviluppo maggiore si registra nel continente asiatico, mentre in Europa e USA la situazione è stagnante da tempo.
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Photo credits: TechCrunch